2007



2005




2003



Di seguito troverete recensioni di Rage and Fury Fed Us





Babylon Magazine - 15 Settembre 2007

I Nicta hanno dimostrato, fin dagli albori, di sapersi differenziare dalla massa grazie ad un talento compositivo fuori dal comune. Demo dopo demo, non hanno fatto altro che raccogliere lodi sperticate da parte degli addetti ai lavori, travolti dal suono "personale" del combo di Rovigo. I Nicta elaborano e trattano l'heavy metal a loro piacimento, supportati da un solido background estremo (thrash e black metal), egregiamente amalgamato al metal classico (o power!) e sinfonico, adottando soluzioni spesso ingegnose e ricche di gusto. Proviamo ad immaginare il suono dei Nicta come un pongo, dal quale è possibile creare ogni possibile oggetto: in questo modo nascono le canzoni. Molteplici passaggi, cambi di tempo, soluzioni armoniche ed interpretazioni del singer (Fabio Valentini) che danno sfogo a brani elaborati ma dal forte impatto. E' il caso di dire basta, cari Nicta, alle autoproduzioni, il prossimo lavoro dovrà essere un full lenght. Siete riusciti a creare un vostro trade mark riconoscibilissimo, inoltre di gavetta sulle spalle ne avete maturata parecchio, quindi diamoci da fare a trovare un contratto, con un'etichetta che sappia credere nel progetto Nicta: con coraggio e professionalità. Si potrebbe ripetere fino allo sfinimento il concetto, quanto banale, ma spesso veritiero, che se questi cinque ragazzi provenissero da lande nordiche sarebbero approdati a contratti importanti già da tempo; i Nicta sono italiani e dovranno faticare, più di altri, per raccogliere quanto di buono stanno seminando. "Rage And Fury Fed Us" mostra una lieve levigata nel suono, non tanto per quanto concerne la chitarra e la batteria, ma è la sensazione che si percepisce per la buonissima produzione e la scelta dei suoni adottati (splendide le tastiere di Graziano Ferracioli), che mettono i quattro nuovi brani nelle condizioni di rendere al meglio. Ci sono in giro gruppi affermati, con una discografia nutrita, che non sono mai stati in grado di esporre tanta bontà, mentre "Civil War", "Frozen Sleeper", "Blossom Of Pain" e "Set The Fury Free" spazzano e spiazzano con un modus operante ormai tipico dei Nicta: composizione e prestazione, due fattori che viaggiano ad unisono.

Tifiamo per voi!

Voto: 8/10

Stefano Giacometti





Vampire Magazine - 9 Agosto 2007

I really wish that more power metal bands would employ the style that Nicta uses on their ‘Rage And Fury Fed Us’ EP. Nicta realizes that power metal can be melodic and emotional without being absurdly cheesy and effeminate. The four (lengthy) tracks on this EP are an extremely promising release from these Italians, and I’m very interested in seeing what they will offer in the future. Nicta has managed on this EP to combine the various branches of power metal into a single musical force which uses its natural variance to its strength, not its deficiency, like many other bands. The material here is not only emotional and catchy, but heavy and intense as well: the latter factors being elements woefully missing from the majority of power metal these days. Keyboards and guitars are roughly on equal footing here, though the latter is clearly the simpler instrument, relegated primarily to rhythm (with the bass deepening the melodies) while the keys form the overarching melodic sense for the music. The vocals here are an extremely strong part of the overall compositions, alternating between melodic but powerful cleans and some black metal influenced unclean, adding both variance and a bit more abrasiveness and inaccessibility to the music as a whole. A good musical comparison here would be to a much heavier, rougher form of the music one would hear on Sonata Arctica’s ‘Winterheart’s Guild’, with a similarly wintry atmosphere (opener ‘Civil War’ actually sounds like Christmas music at moments) and sonic delivery. The instrumentation is very tight, as to be expected, and the songwriting is top notch throughout. Despite the high importance of the keyboards in the overall soundstream, they’re never cheesy, with sounds chosen tastefully and melodies being epic and not unnecessarily complex. The subject matter of this music is a great deal less fantastical than your average power metal band, and the music shows it. Very little is overblown on the tracks here, almost in the style of USPM artists such as Jag Panzer, with tracks that are epic, but not in the style of Rhapsody. This is certainly a great deal rougher than most power metal; vocalist Fabio Valentini sounds genuinely aggressive, despite maintaining some level of melody even during his harsh vocals. In fact, the overall intensity of this music is quite high; all the instruments are played not merely technically, but with a certain percussiveness and sense of speed that seems more fitting in death metal than this genre. Each track is solid in its own right, but the immensely catchy keyboard melodies of ‘Civil War’ make it the best in my mind. However, gems in sections exist on the other songs as well, such as the militaristic delivery of ‘Frozen Sleeper’ or the strangely bitter and sardonic vocals of ‘Set The Fury Free’. Nicta has captured my interest greatly with ‘Rage And Fury Fed Us’ with their brand of aggressive power metal. For those not typically attracted to the genre, I would recommend you give this band a look: by eschewing many of the stereotypes of power metal, they’ve managed to craft something unique and intriguing while still fulfilling the most crucial expectations of the genre. Excellent music all around.

Voto: Non assegnato

Noah Richards





Rock Hard - 15 Maggio 2007

Cliccate qui visualizzare la recensione.

Voto: 85/100

Michele Martini





Benzowolrd - 5 Maggio 2007

Dopo una piacevole chiacchierata a quattro occhi con il vocalist e il chitarrista dei Nicta, mi ritrovo ora fra le mani, il loro Mcd autoprodotto, ‘Rage and Fury Fed Us’: quattro brani per un totale di mezz’ora di musica per la band di Rovigo, che definisce il proprio genere, extreme power. Le songs contenute in questo lavoro ci consegnano una band preparata e matura al punto giusto, da meritare il salto di qualità e firmare un contratto per una casa discografica, che possa garantir loro una distribuzione decente su tutto il territorio italiano e in Europa. Sono infatti, straconvinto che la band potrebbe riscuotere un discreto successo in Germania e in nord Europa, grazie alle sonorità proposte in questo interessante e curato Mcd (ottima la cover ad opera di Alessandro Bonini). Partiamo comunque con calma, esaminando traccia dopo traccia, la musica proposta dal quintetto veneto. La band suona una sorta di death/black dalle tinte power sinfoniche e di primo acchito verrebbe da indicare come influenza primaria i Children of Bodom. Tuttavia un ascolto più accurato non fa altro che evidenziare l’ampio spettro di influenze mostrato dai nostri: notevole l’ispirazione della musica classica nelle note di ‘Civil War’, dove le tastiere assumono un ruolo da protagonista nell’evolversi del brano. Le chitarre, corpose e melodiche possono richiamare alla mente i Dimmu Borgir di ‘Death Cult Armageddon’; la voce si alterna tra un cantato growling (ma non troppo), sporadici scream e clean vocals in pieno stile power. La successiva ‘Frozen Sleeper’ è probabilmente il brano più complesso del cd e nonostante la sua lunga durata (quasi 9 minuti), i cinque ragazzi sono abili nel tenere vivo l’interesse dell’ascoltatore dall’inizio alla fine: si passa da atmosfere doom ad altre tipicamente power con una ritmica bella potente (ottima la prova dei singoli) con le tastiere che dipingono paesaggi autunnali e, reminiscenze di Rhapsody e Graveworm, escono allo scoperto. ‘Blossom of Pain’ parte su una base funerea, sostenuta sempre dall’ottima prova alle keys di Graziano, per poi scatenarsi in una lunga cavalcata power, i cui intermezzi potrebbero costituire tranquillamente la colonna sonora di un film horror. Anche la conclusiva e mia preferita ‘Set the Fury Free’, la song più aggressiva e malvagia del lotto, ci mostra una band valida e piacevole da ascoltare: come sempre, ottime sono le orchestrazioni e gli arrangiamenti (Dimmu Borgir docet), così come pure la sezione ritmica, veloce e martellante, con la voce di Fabio al limite dello screaming black. Non saremo di certo di fronte ad un disco originale al 100%, tuttavia le idee sono buone, basta solo saperle incanalare nella direzione giusta e sperare in un po’ di fortuna. Coraggio!

Voto: 75/100

Francesco Scarci





Pull the Chain - 30 Aprile 2007

Now this is once again an interesting little demo recorded by this Italian act. Nicta already visited once or twice or reviews page and what we get here is their brand new demo-work. Nicta play gothic black metal in a power metal style with a huge heavy metal background. Strange isn’t it??? and what this actually means is that the Italian five pieces mixes elements coming from the gothic wing of the black metal music (Cradle of Filth, Illnath…) with pure power metal guitar melodies. Very eclectic and I just can’t make up my mind about them, whether they are genuinely talented song-writers (they are without any doubt very talented musicians) or just a band that try to catch as many attention as possible. They also employ a large amount of vocal approaches which works perfectly with the different musical genres delivered. A well played, brightly composed four songs demo with plenty of variety that shall delight a very large array of listeners.

Voto: Non assegnato

Georges Laforet





MetalDemons - 25 Aprile 2007

TOP DEMO

Quello dei Nicta era uno di quei nomi già noti da qualche tempo all'interno del circuito underground italico e oggi che anche noi di metalDEMOns abbiamo il piacere di toccare con mano questa realtà, comprendiamo il motivo del frequente entusiasmo che solitamente accompagna le uscite discografiche di questa band della provincia di Rovigo. "Rage and Fury Fed Us" è uno di quei prodotti destinati a far parlare di se a lungo, alla luce di un tasso di qualità e maturità ormai ben saldi e stabilizzati su livelli medio-alti e di un songwriting fresco e alternativo oltre che assolutamente in grado di competere in contesti ben più quotati. L'estremizzazione del concetto di power metal cercato e voluto dai Nicta trova sfogo in songs superlative come l'opener "Civil War" e "Blossom of Pain" dove chitarre taglienti, camaleontiche tastiere e l'alternanza di scream e clean vocals riescono a creare orizzonti sonori violenti e esaltanti ma anche melodici ed elaborati, ricordando in più di un frangente quanto fatto dai migliori Children of Bodom. Discorso a parte merita la mastodontica "Frozen Sleeper", un vero monumento di quasi nove minuti sempre diversi ed avvincenti, fatti di ancestralità, velocità, tecnica fina e tanta vivacità compositiva. Un lavoro oltretutto graficamente inappuntabile che non tarderà a dare ai Nicta i giusti riconoscimenti. Fatelo vostro!

Voto: Non assegnato







::: EUTK ::: - 24 Aprile 2007

E' sempre un piacere potersi occupare dei lavori dei Nicta. Questa è la terza volta che ho l'opportunità di recensire un demo registrato dai cinque musicisti veneti, che già con "Dark Rays Rip the Light" e "Let the Darkness Welcome You" avevano dimostrato una personalità e una qualità ben superiore alla media delle auto-produzioni che arrivano ogni settimana a casa del buon Sergio Rapetti. I quattro nuovi brani di "Rage and Fury Fed Us" sono decisamente più lunghi di quanto ci avessero abituato in passato i Nicta (più di trenta minuti di musica), ma la band è stata brava nell'evitare di scadere nella prolissità e nella noia. Come vuole la tradizione del sound Nicta, "Civil War" è un episodio a metà tra il Power Metal neoclassico ed il Black Metal Sinfonico basato sulla contrapposizione tra il growling brutale di Fabio Valentini e le melodie di tastiera di Graziano Ferracioli, sempre in grande evidenza. Le ritmiche corpose della chitarra di Nuccio Cafà danno vigore ad un brano veloce e ficcante, impreziosito da un gustoso break di pianoforte. Anche in "Frozen Sleeper" sono le tastiere l'elemento centrale del sound dei Nicta, in una canzone davvero personale che dopo un avvio lento e solenne si lancia in una vera e propria cavalcata, con diversi cambi di tempo ed una discreta varietà di soluzioni ritmiche. Questo brano evidenzia l'ottimo livello tecnico raggiunto dai cinque ragazzi di Ceneselli, in particolare dalla sempre precisa sezione ritmica Marchetto - Bertassello, mentre le sonorità della parte centrale del brano sono più vicine alla tradizione Power Metal che a quella estrema. La successiva "Blossom of Pain" ha un avvio molto sinfonico ed arioso, per poi diventare un pezzo tirato e violento, penalizzato purtroppo da un ritornello poco riuscito, nel quale gli intrecci vocali meriterebbero una maggiore attenzione. Anche questo episodio di "Rage and Fury Fed Us" è caratterizzato dall'alternanza tra una melodia di tastiera decisamente catchy e l'aggressività della parti vocali di Valentini, trovando una interessante conclusione in un inusuale ma efficace duetto in controtempo tra pianoforte e sezione ritmica. Il nuovo lavoro dei Nicta termina con "Set the Fury Free": anche in questa occasione la composizione cresce in intensità col passare dei minuti, con un conseguente aumento di potenza e cattiveria, riprendendo tutte le atmosfere e le sonorità presentate dalla band nei primi tre brani. Con questo nuovo demo i Nicta hanno dimostrato di essere pronti all'impegnativa prova del debutto discografico. Possibile che nessuna etichetta si sia ancora accorta di loro?

Voto: 7.5/10

Marco 'Lendar' Pessione





Metalitalia.com - 11 Aprile 2007

TOP DEMO

Precisiamo subito che questo dischetto dei Nicta più che un demo è un vero e proprio mini CD, vista la professionalità e la perizia con le quali è stato realizzato. Una produzione ottima, in grado di competere con molte delle uscite internazionali, un artwork curatissimo e molto bello, sono un'ottima presentazione di questo “Rage And Fury Fed Us”. I pregi non finiscono certo lì, perché anche il lato prettamente musicale del lavoro si dimostra assolutamente all'altezza. Una miscela tra death, black e power sinfonico, un accostamento di generi diversi che si rivela vincente ed originale. Le canzoni sono molto articolate, ricche di cambi di stile e non basta certo un ascolto per apprezzarne tutti i particolari, anche se tutte mantengono una loro precisa linearità. Elemento peculiare del sound dei Nicta è senza dubbio il cantato di Fabio Valentini, in grado di variare agevolmente dal cantato pulito, al growl ed allo scream. Non da meno è il sapiente lavoro tastieristico di Graziano Ferraccioli, creativo, mai invadente, e in grado di creare un ottimi ed atmosferici inserti melodici, senza tediare l'ascoltatore con inutili tecnicismi (come molti usano fare). La prima traccia “Civil War” mette subito in mostra tutte queste caratteristiche, evidenziando anche un gusto per atmosfere cupe e drammatiche. Notevole l'apertura melodica sul ritornello, in netto contrasto con una strofa dal cantato in scream-growl. La successiva “Frozen Sleeper” è un pezzo di quasi nove minuti, complesso e ben strutturato. Suggestivo l'inizio con voci sussurrate, preludio alla successiva sfuriata dai toni power metal. Un susseguirsi di cambi di tempo e l'alternanza di vocals pulite e growl impreziosiscono il pezzo ed efficace si rivela anche la sezione ritmica. Buono anche l'assolo centrale di chitarra. “Blossom Of Pain”, sinfonica ed aggressiva allo stesso tempo, prosegue più o meno sulle stesse coordinate mantenendo alto il livello del disco. La conclusiva “Set The Fury Free” è invece il pezzo più black oriented del lotto, il più estremo, e in esso non ritroviamo il cantato pulito. Unico appunto e consiglio per il futuro: attenzione a non esagerare con la lunghezza dei pezzi, soprattutto sul full length, quando i brani saranno ben più di quattro. Un ottimo lavoro quindi, manca solo un contratto discografico e ci siamo.

Voto: 8/10

Alessandro Corno





Disintegration.it - 3 Aprile 2007

Non è power, non è black, non è death: è la musica dei Nicta, per quel che mi riguarda immediatamente riconoscibile e del tutto originale, che esce dalle casse del mio stereo mentre ascolto il quarto demo della band “Rage and Fury fed Us”. Ho già avuto modo di esprimere tutto il mio apprezzamento per il lavoro di questi cinque ragazzi (vedere le recensioni agli ultimi due autoprodotti), e se pure il precedente “Let the Darkness welcome You” mi piace un pizzico di più del nuovo arrivato, non posso che rinnovare i miei complimenti. Il vocalist Fabio Valentini ha ancora migliorato la propria tecnica, ed alterna in scioltezza clean vocals, screaming e growling; le tastiere di Graziano Ferraccioli dominano inquietanti le quattro composizioni di questo nuovo mini, e la produzione è giunta ormai ad un livello professionale (migliorabile solo la batteria, che comunque suona nitida e precisa). I nuovi pezzi sono assai lunghi (il demo supera di tre secondi la mezzora), ma non per questo perdono in spontaneità, e si prestano tranquillamente all’esecuzione live. Dalla sinfonica “Civil War” (siamo quasi dalle parti dei Dimmu Borgir) alla complessa “Frozen Sleeper”, l’episodio migliore, passando per la disperata “Blossom of Pain” e le atmosfere epiche di “Set the Fury free”, i Nicta allineano quattro pezzi di sicuro impatto e dal songwriting ispirato. Ottimo anche l’artwork: ora ci manca solo il deal che i Nicta meritano, e che non è ancora giunto, presumo, per la scarsa voglia di rischiare dei produttori nostrani. A mio modesto parere, l’extreme metal di questa band forse non riscuoterà troppi consensi in Italia, dove vanno per la maggiore altre sonorità, ma sarebbe perfetto per le grandi piazze metalliche europee, dove tra l’altro i potenziali ascoltatori sono molti di più: con queste premesse, allora, se avessi una label non ci penserei due volte!

Voto: 7.5/10

Renato de Filippis





Lords of Metal - 28 Marzo 2007

'Rage And Fury Fed Us' is the very promising third demo of Italian melodic death metallers Nicta. The four songs (with an average length of seven minutes) leave quite a positive impression, especially the keyboard parts of Graziano Ferracioli are very inventive and original. The music can be best described as a combination of Crematory, Dark Tranquillity and Moonspell. Atmospheric death metal featuring gothic influences and some power metal as well. The songs are very well composed and although they are very lengthy they do not annoy one single moment. Especially the opening song 'Civil War' is a great keyboard dominated song with surprising melodies. The leading roles on this demo are the above mentioned keyboard player as well as lead vocalist Fabio Valentini who has a light grunt, but who also uses a melodic clean voice, which is a positive thing in this genre. 'Rage And Fury Fed Us' is a very well produced demo and has a very mature approach. Two aspects that will make it easy for Nicta to score a record deal in the near future.

Voto: Non assegnato

Fons





Metallo Italiano - 17 Marzo 2007

Tornano con un nuovo prodotto i NICTA, band di Rovigo, attiva dal 2001 con già tre demo alle spalle sempre ben accolti da critica e pubblico. Questo nuovo mini-cd di quattro lunghi brani, ottimamente registrato, segna l’ulteriore evoluzione della band che con sapienza crea una particolare mistura di power e black sinfonico. Una proposta curiosa e allo stesso tempo accattivante. Le quattro tracce proposte vertono su un “extreme power” (come si definisce la band) che coniuga le melodie e la potenza del power, grazie ad una poderosa sezione ritmica, con la violenza del black, grazie alle scream vocals di Fabio Valentini e le graffianti chitarre di Nuccio Cafà. E’ bene sottolineare poi che un ruolo importante lo ricoprono le tastiere di Graziano Ferracioli che abilmente sa renderle inquietanti come nelle parte centrale della lunga “Frozen Sleeper” oppure melodiche e suggestive, tessendo solide linee portanti sul quale Fabio può scaraventare tutta la furia black della sua voce. L’opener “Civil War” può essere definita il “manifesto” della stuzzicante proposta dei Nicta, dove melodia e violenza viaggiano assieme, sostenuti dalla terremotante batteria in doppia cassa di Andrea Bertassello. Non da meno sono gli altri due pezzi: “Blossom Of Pain” e “Set The Fury Free”, marchiate da poderose sfuriate black con suggestivi squarci power. Una buona prova per una band che speriamo farà ancora parlare di se.

Voto: Non assegnato

Sergio Nardelli





Metal to Infinity - 16 Marzo 2007

Coming from a different musical directions, all members of Italian newcomer Nicta added an own contribution in the total sound of the band. Originally started back in December 2001, and having the intention to play a mixture of melodic and aggressive metal, the band had its share of bad luck in finding a stable line up. Members came and went, all adding a part of the musical direction and crawling through the demo period, we can now declare that the band is ready and loaded for their next mission! A few promo CDs were recorded and spread, which resulted in raving and flattering reviews in mainly Italian press, but as well opening foreign metal portals of magazines and enduring international exposure. Nicta succeeded were many other bands failed: they maintained high quality metal, supporting those releases live, and evolved in their writing process. The band shared the same stages as U.D.O., Vader and White Skull, but didn't rest on their laurels, so they invaded festivals as well: Valpolicella Metal Fest and Metal Invaders 05. Between August and November 2006, the band recorded their new mini CD ''Rage And Fury Fed Us'', which is available since January 2007. A total of 4 new tracks can be found, and they all indicate that the band increased their maturity and equip with a natural stylistic evolution. The band is ready for their next goal: gaining interest from a record label and gather a contract for the next mission. I guess that this is only a matter of time.... From the very first seconds of ''Civil War'', the track that opens the mini CD, the UK band Bal-Sagoth popped up in my head. The same cinematic and theatrical constitution musical wise, but no Byron on vocals. Nicta has a very powerful throat in their line up and Fabio Valentini makes the big difference with Bal-Sagoth. He's capable to sing with a diverse and varying throat, and the attractive part starts in the middle of this track when Fabio is changing over to a melodic power metal voice. Great !! The same quality continuous in track 2 ''Frozen Sleeper'' that takes almost 9 minutes and delivers an oriental intro part, combined with a pounding rhythm section that pushes the song to a higher speed. This time, whispering vocals announce that the track can explode every second which obviously happens after 1 minute! A lot of breaks, hooks and changes characterize this track that need a few spins to explore the entire song. Nicta is a band with a lot of quality and craftsmanship and all songs have the perfect vibe and feeling to take you by the throat. After a lot of spinning in my player, it indicates that the band stands tall without getting bored. Track 3 ''Blossom Of Pain'' is speedy too and again the breaks and hooks are present during the 8 minutes that the song takes. Believe it or not, but I checked several times if the band consists of only 1 vocalist! I really hope to see the band on stage and do hope that they will succeed in delivering a full, heavy sound with just one guitarplayer. On the disc, there are a lot of keys to be discovered, and that might fall short during the live gigs... Perhaps a second guitarplayer might strengthen the total live sound and support Nuccio Cafa (guitars) and Graziano Ferracioli (keyboards). Fans of Bal-Sagoth, Oceans Of Sadness and similar bands need to check Nicta as well! Those that want to discover something new and very promising need to get in touch and order your copy! All necessary info can be obtained at www.nicta.it and you won't be disappointed!

Voto: 95/100

Patrick de Sloover





Behind the Veil - 14 Marzo 2007

I had the chance to listen to all Nicta's releases so far and I can say with great confidence that this mini CD is their most mature work to date. Here I managed to clearly realize that this band is deeply theatrical, above all, and putting them under a tag would make my job easier, but it wouldn't be fair to them. Their sound moves in the fields of many genres of metal music, from classic heavy to symphonic, thrash and black/death metal. The way their compositions are constructed might be characterized as progressive, but personally I think it has similarities with the way SAVATAGE and KING DIAMOND build their songs in order to give them a dramatic touch. One other thing that I want to mention here is the keyboards that play a very important role in Nicta's music. They really make their music more colourfull and play a significant role to the originality of their sound. A very good independent release that you have to listen to from the start till the end in order to realize this band's potential! Don't hesitate to buy a copy...

Voto: 8/10

Nick "William_Kidd" Parastatidis





Silent Scream Zine - 28 Febbraio 2007

Terza prova per i Nicta, quintetto nostrano che mostra, come in passato, un’ottima coesione fra gli strumentisti e soprattutto una capacità tecnico-strumentale e compositiva che li situa fin da subito fra le proposte da valutare con attenzione. Per quanto concerne la musica, i suoni di questo “Rage And Fury Fed Us” mostrano un’ulteriore spostamento verso le tematiche care a gruppi quali Blind Guardian e Rhapsody, tendenza già palesata in passato ma che oggi più che mai si dimostra punto di partenza per la band. Sonorità molto ariose e basate sulla triade synth/chitarre/cori in questo contesto però si affiancano ancora ad aperture maggiormente aggressive, che mostrano un lato più nascosto dei Nicta ma che si bilanciano molto bene all’interno di un suono che per il resto risulta più ricercato. Il risultato sono trenta minuti a cavallo fra il Power ed il Death Metal che si basano per lo più sul primo non disdegnando incursioni nel secondo. “Rage And Fury Fed Us” è un prodotto professionale, ben suonato e ben bilanciato nella costruzione, che mostra una band caparbia che sta cercando di delineare un proprio percorso personale all’interno del panorama Metal, e di questo non si può che rendere onore ai Nicta.

Voto: 6.5/10

Giorgio Fogliata





HardSounds.it - 28 Febbraio 2007

I tempi sono davvero cambiati da quando, nel 2003, mi ritrovai a recensire “Dark Rays Rip The Light”, demo che mi presentava una promettente band dedita ad un Power/Black interessante ma debitore, per certi versi, dell’operato dei finlandesi Children Of Bodom. Adesso i Nicta si possono dire, a loro modo, decisamente cambiati. Questa nuova demo intitolata “Rage And Fury Fed Us” ci mostra un evoluzione della band verso lidi più oscuri e rabbiosi, lasciando sì in secondo piano la vena più Power ma senza tralasciare i sinfonismi delle tastiere di Graziano Ferraccioli, sempre abile tessitore d'atmosfere. Questa “estremizzazione” del sound vede l’abile e teatrale singer Fabio Valentini esprimersi maggiormente nelle parti di growl e screamin' riservando ben pochi ritagli per le parti di cantato pulito. Poco male però, il risultato finale ci mostra una band decisamente maturata e più che mai impegnata nella composizione dei propri pezzi, partendo dal curato songwriting all’abilità con cui sviluppano i temi trattati nei loro brani. Dalle atmosfere gelide e spettrali di “Frozen Sleeper” a quelle sofferenti “Blossom Of Pain” i Nicta ci mostrano la loro abilità nel saper trasmettere emozioni in musica. Non mancano gli episodi più aggresivi come l’opener “Civil War”, dall’alienante motivo iniziale, e la conclusiva “Set The Fury Free”, che meno però ha saputo stupirmi. Questo “Rage And Fury Fed Us” si presenta ai nostri occhi come un prodotto estremamente professionale, sia per la curata qualità del booklet che per la buona qualità del suono, che non ha nulla da invidiare ad altri nomi del panorama che già godono di un contratto discografico. Un evoluzione devota alla rabbia per i Nicta che però non smettono di tendere un orecchio alla tanto cara melodia rimanendo pur sempre sinonimo di qualità. Avanti così.

Make me believe the sky will fall,
I will gather a new star.
Make me believe the sun will die,
I will give you a new light.

Voto: 80/100

Roberto "ColdNightWind" Roverselli





Metal Inside - 28 Febbraio 2007

Nati nel 2001, i Nicta hanno sviluppato nel corso degli anni un loro stile personale che associa la melodia del power a sfuriate del death/black più orecchiabile, che creano un connubio caro a band come i nostrani Stormlord, che vengono di tanto in tanto richiamati nelle composizioni. Questo “Rage and fury fed us” è il terzo demo autoprodotto dalla band veneta, con il quale i nostri cercano di mettersi in luce per ottenere un contratto discografico. Gli elementi per il suddetto salto di qualità paiono esserci tutti, a partire dall’aspetto visivo, dove è evidente la cura riposta nella realizzazione dell’artwork, giungendo alla parte ben più importante -ossia quella musicale- dove si assiste ad una nuova progressione della band. Gli episodi che già in passato erano lunghi e strutturati, ora vengono ulteriormente allungati, pur senza mai perdere il filo conduttore, o allungare il “brodo” con escamotage tecnici fini a sé stessi. L’opener “Civil war” è un piccolo gioiellino, che alterna egregiamente parti solenni -sottolineate dall’ottimo lavoro di Graziano Ferracioli alle keyboards- ad altre più veloci esaltate dal singer Valentini, che alterna ottimamente tonalità pulite (di buona fattura) ad altre sporche e ruvide. Sono sempre le tastiere l’elemento cardine sul quale sono tessuti i brani, e la successiva “Frozen sleeper” si apre su toni suadenti e sussurrati, per poi incrementare i giri e partire in quarta, rendendo più evidente anche il lavoro della chitarra (buono il solo collocato a metà brano). Il drumming, sempre preciso e puntuale, alterna sapientemente la doppia cassa, alle parti mid tempo, accentuando così i momenti più sinfonici. Così com’era cominciato il brano si conclude con un’outro soffusa e sussurrata. “Blossom of pain” gode anch’essa di un approccio atmosferico, che lascia il campo ad un’accelerazione esaltata in un break di cantato pulito, sul quale si staglia un interessante e ridondante giro di tastiera. La parte centrale risulta molto evocativa, merito di un’ottima interpretazione vocale di Fabio Valentini, che riesce a far permeare il giusto pathos alle liriche. L’ultimo pezzo “Set the fury free” è quello più guitar oriented, che pur non rinunciando ai vezzi ed alle sinfonie dettate dalle tastiere, riesce ad avere degli spunti molto diretti, ma mai scevri da un tocco melodico di fondo. Insomma i Nicta dimostrano di saperci fare, perché riuscire a distribuire 30 minuti di composizioni su sole quattro tracce, senza annoiare l’ascoltatore, è già di per sé un ottimo segnale sulle abilità della band. Se a questo aggiungiamo una registrazione più che dignitosa ed un artwork ottimo, che cosa possiamo volere di più?
Alla prossima, sperando di rivedervi sotto una casa discografica.

Voto: 7.5/10

Leo





Entrate Parallele - 17 Febbraio 2007

Un gran bel curriculum per questo quintetto italico giunto con onore al quarto lavoro; anche in questo caso un promo di quattro pezzi che ha un po' lo scopo di riassumere quanto la band si è creata in questi anni di gavetta. “Extreme Power” è l'etichetta che si sentono di attaccarsi e in parte sono d'accordo, il sound del gruppo risulta in effetti un buon miscuglio di Death-Thrash melodico e di frammentazioni Power; direi una formula azzeccata quanto in parte prevedibile, dato che oramai negli ultimi anni la fanno da padroni solo band che propongono approcci di base Melodic-Death. Comunque è innegabile che questi ragazzi ci sanno fare davvero: arrangiamenti azzeccati, ottimi inserti classici a livello di keyboards, grande versatilità vocale e piacevole produzione, insomma un prodotto molto ben fatto, che lascia alcuni momenti davvero degni di nota come ad esempio la open track “Civil War”. Unica critica è forse la dispersività che si risente in brani così lunghi e mediamente pacati contando anche l'esigenza di sentire qualcosa di un poco più personale. Detto ciò non posso certamente gridare al miracolo ma devo assolutamente sottolineare nuovamente la sapienza e la maestria che questa band sa proporci evidenziando ancora quel gusto e quella impronta tipicamente italiana che caratterizza un lavoro davvero ben realizzato. Detto questo non posso che augurarmi di vedere questi ragazzi uscire con un full-length prodotto da qualche etichetta degna di nota, dato che i numeri li hanno tutti per inserirsi nel panorama musicale attuale.

Voto: 8/10

Lanzo





Shapeless Zine - 16 Febbraio 2007

Per i nostrani Nicta, finalmente, è arrivato il momento del debutto discografico ufficiale. Certo, ancora non si tratta di un full-length, ma questa volta non abbiamo più a che fare con un semplice demo, ma con un prodotto fatto e finito, curato personalmente dalla band ed pubblicato come MCD. Si tratta di un momento importante per la band di Rovigo, dato che, d'ora in avanti, si incomincia a fare sul serio: quando ci si trova a recensire un demo si è generalmente ben disposti, dato che sostanzialmente il prodotto non è destinato alla diffusione al pubblico, ma serve principalmente a far girare il nome della band per mostrare le proprie capacità. Adesso invece ci siamo, il primo grande passo è stato fatto e il suo nome è "Rage And Fury Fed Us". Bene, togliamoci subito ogni dubbio: i Nicta hanno fatto un bel lavoro. Possono ancora crescere, certo, ma l'inizio va decisamente bene. Innanzitutto la band ha curato con grande attenzione tutto l'apparato produttivo, a partire dalla bella copertina (un po' sullo stile di Travis Smith), fino alla discreta produzione, passando per un packaging curato e professionale. In secondo luogo, cosa ben più importante, il percorso artistico dei Nicta ha seguito il suo corso naturale, smussando alcune imperfezioni del precedente demo, "Let The Darkness Welcome You", e mantenendo gran parte dei punti di forza della band. Durante l'ascolto di "Rage And Fury Fed Us", per esempio, si nota subito come le canzoni siano più lineari, costruite con maggiore attenzione alla canzone nel suo insieme e non come dei semplici puzzle di passaggi, spesso molto diversi tra loro. Questo è decisamente un passo avanti per la band, che comunque non perde la sua struttura principale, ovvero un power metal sinfonico che però non disdegna accelerazioni e sfuriate vicine al metal estremo, con un impianto vocale che alterna growl a voci pulite. Il pezzo di apertura, "Civil War", è un esempio perfetto di questo stile, con doppia cassa e chitarre a costruire una tipica intelaiatura power metal, su cui si appoggiano le magniloquenti tastiere di Graziano Ferracioli e la voce possente di Fabio Valentini. Con "Frozen Sleeper" il lavoro si fa decisamente più complesso e sfaccettato: il brano, di quasi nove minuti, mostra il lato più intricato della band, lasciando ampio spazio ai cambi di tempo, ai riff nervosi e alle ritmiche meno lineari. Il brano è decisamente ben costruito e, anche se talvolta ricade nel solito tranello, in generale i nove minuti scorrono senza perdersi per strada. Arriviamo quindi a "Blossom Of Pain", un ottimo brano, forse il migliore del lotto, che fa un po' da punto di incontro tra i primi due, riuscendo a mediare la linearità del primo con la complessità del secondo. L'atmosfera mantiene una malinconia di fondo, data soprattutto da alcuni passaggi più lenti e dai tappeti di tastiere, inframmezzati comunque da momenti di assalto sonoro che rendono sempre dinamico il pezzo. Infine il lavoro si conclude con "Set The Fury Free", un pezzo che si mantiene coerente con le coordinate stilistiche del gruppo, prendendo però una piega spettrale che ricorda da vicino i Cradle Of Filth di "Cruelty And The Beast". Per concludere, quindi, non posso che ripetere quanto detto in apertura: la strada imboccata dai Nicta è quella giusta. Questo MCD mostra dei miglioramenti rispetto a quanto fatto finora dalla band, ma nonostante questo ho deciso di confermare il sette e mezzo del precedente demo, senza allargarmi troppo col voto, dato che ci sono ancora delle questioni da migliorare: su tutte l'uso della voce pulita e un songwriting sempre meno legato a quanto fatto dalle band di ispirazione. Nonostante questo, comunque, il giudizio non può che essere positivo e lascia ben sperare per il futuro di una band che sembra decisamente in crescita. Non mollate e avanti così!

Voto: 7.5/10

Danny Boodman





Long Live Rock'n'Roll - 7 Febbraio 2007

Nuovo episodio per i Nicta, band in continua evoluzione che ha cominciato a muovere i primi passi nel panorama musicale alla fine del 2001. Rage and Fury Fed Us è il titolo di questo apprezzabile mini cd. Quattro brani in un classico stile Extreme Power, quattro nuove creature che si muovono in un percorso maggiormente incattivito rispetto ai precedenti lavori. Cupi territori scossi da potenti ritmiche e violente espressioni sonore, quattro lunghi brani molto articolati che spesso offrono degli ottimi spunti ed argomenti da tenere in considerazione per un futuro sviluppo positivo della band. La voce roca che si alterna ad un timbro più pulito, la presenza di un piano che ritorna in molti fraseggi e che rinforza le atmosfere particolari che si rincorrono nei quattro brani, riff di chitarra che si alternano e affiancano le tastiere, la ritmica del basso e della batteria che percuote il tappeto sonoro; un lavoro che cerca di approdare ad una originale evoluzione nella maturazione e nella composizione. Lasciamo ai Nicta del tempo; tempo necessario per continuare a maturare autonomamente, ad acquisire ulteriori fattori di esperienza e lasciamo volare l'entusiasmo, componente base e peculiare che spinge tutti a muoversi in un territorio senza fine...

Voto: N/A

Francesco Amato





Powermetal.it - 1 Febbraio 2007

Quasi quasi mi dispiace dover inserire questo “Rage and fury fed us”, nuova opera dei rodigini Nicta, nella categoria “Demo”; bisogna infatti far loro i complimenti per l’eccezionale veste grafica di questo lavoro che, sotto ogni punto di vista, non ha assolutamente nulla da invidiare ad un vero e proprio album: cd ben stampato e booklet con tutti i testi su carta di buona qualità, per non parlare della registrazione (effettuata ai New Frontiers Recording Studio) davvero di categoria elevata! Vi assicuro che ho sentito, ed anche recensito su questo stesso sito, album che sono di gran lunga peggiori di questo demo. Ma veniamo alla musica; nella mezz’ora divisa in quattro brani che i Nicta ci propongono, mi è sembrato di notare una piccola evoluzione rispetto al loro precedente lavoro “Let the darkness welcome you”. Mi pare, infatti, che la band stia leggermente aggiustando il tiro, il sound mi sembra strizzi un po’ più l’occhio alla melodia e sia, insomma, un pochino meno furioso. E per chi ha gusti simili ai miei, questa evoluzione non può che essere apprezzata! Rimaniamo, sia chiaro, sempre su coordinate “Extreme power”, grazie soprattutto al growling del singer Fabio Valentini, ma sono più frequenti gli episodi in cui Fabio usa vocals pulite (scelta, secondo me, sicuramente vincente!), dimostrando anche di avere buone doti interpretative. Ascoltatevi “Frozen sleeper” per farvi un’idea di quanto affermo, quasi nove minuti per un pezzo davvero notevole! Forse qualcuno dei lettori più attenti, si ricorderà della mia “allergia” ai pezzi con minutaggio importante, ebbene su questo cd ogni brano è connotato da simili durate, ma nessuno dei quattro ha mai rischiato di annoiarmi. Suggerisco, però, alla band per il futuro maggiore attenzione proprio su questo particolare, il genere suonato dai Nicta non è di facile assimilazione e la presenza di troppi brani lunghi potrebbe portare un ascoltatore poco attento alla tentazione di pigiare il tasto “skip”… L’influenza death/black è sempre molto presente, addirittura noto persino qualche passaggio al limite del grind (come nella parte finale di “Set the fury free”), ma tutto sommato è l’energia che sprizza da ogni nota ad essere la carta vincente di questo demo. Ritengo, infatti, che tutti e quattro i brani possano avere un notevole impatto live, sono rocciosi e lasciano trasparire anche una buona capacità da parte di tutti i componenti della band. La parte principale è per le tastiere di Graziano Ferraioli, a volte inquietanti ed orrorifiche, altre melodiche al punto giusto; piacevoli anche gli assoli della chitarra di Nuccio Cafà, in grado di costruire pure riff granitici. Il tutto ottimamente supportato dalla sezione ritmica a cura del tellurico batterista Andrea Bertassello (doppia cassa a manetta!) e dal bravo bassista Stefano Marchetto (forse lo strumento che meno è protagonista, nel sound del gruppo). Cos’altro aggiungere? Mi auguro che qualche attenta etichetta si accorga presto del valore dei Nicta, ci sono tante bands molto inferiori a loro che infestano il mercato con prodotti su cui evito ogni commento, perché non dare anche a questi cinque veneti una possibilità? In bocca al lupo!

Voto: 7+/100

Ninni "Ninneus" Cangiano





Metallized - 31 Gennaio 2007

Nonostante questo “Rage and fury fed us” non sia un prodotto ufficiale edito da una casa discografica, ho ritenuto, per tutta una serie di ragioni, di inserirlo in questa sezione. Innanzi tutto esso si presenta con una veste grafica di buon livello, a cura di Alessandro Bonini, estesa per altro anche al CD vero e proprio, ed il booklet contiene anche i testi dei quattro brani presenti. La durata poi è quella di un vero MCD, superando i trenta minuti; la registrazione infine, effettuata presso il New Frontiers Studio, è di discreto livello. Dal punto di vista strettamente musicale i Nicta, a seguito di una personale evoluzione comiciata col precedente “Let the darkness welcome you” e consolidata con un buon numero di esperienze live, si presentano già abbastanza maturi ed in grado di affascinare un pubblico potenzialmente vasto. I quattro brani proposti sono giocati su un Extreme power tirato e potente, condito da numerosi intermezzi di grande effetto e dal potenziale descrittivo quasi cinematografico, con vocals di impianto Black inframmezzate da passaggi clean, e sufficientemente vari per tenere l’ascoltatore attento fino alla fine nonostante la lunghezza delle composizioni. Non che tutto sia perfetto, la mente infatti corre spesso a quanto fatto da gente come i Dimmu Borgir, alcuni passaggi potrebbero essere sviluppati in maniera più personale, ed alcune ingenuità compositive affiorano qua e là. Tuttavia il potenziale espresso dai cinque è da tenere in considerazione, e lascia intuire la possibilità di buoni sviluppi futuri. Credo che il combo Veneto deva prendere solo una direzione ancora più marcata, decidere ovvero se puntare all’immediatezza od a partiture più baroccheggianti sostenute magari da una maggiore presenza delle tastiere, che, per inciso, consiglierei di registrare in maniera più “piena”, ma è un mio gusto personale. La direzione futura da prendere è ovviamente affare privato del gruppo, ma nell’ottica di una prossima uscita che non potrà essere che ufficiale, mi limito a notare che i Nicta sono sicuramente da tenere d’occhio. Buon lavoro.

Voto: 73/100

Francesco Gallina "Raven"